Il Broker

IL BROKER ASSICURATIVO

Il Broker assicurativo è un professionista che, dopo un’approfondita analisi di rischio, ricerca sul mercato le soluzioni assicurative più rispondenti alle esigenze dei clienti.

Al Broker possono rivolgersi tutti gli operatori del sistema economico (Persone Fisiche, Professionisti, Aziende, Enti Pubblici, Enti di diritto pubblico, Associazioni ecc.) che abbiano necessità di una consulenza assicurativa professionale.

Il broker assicurativo, a differenza dell’agente di assicurazione, non ha vincoli di esclusiva con alcuna compagnia assicurativa garantendo in questo modo un’analisi imparziale ed una totale autonomia.

Essere affiancati da un broker assicurativo significa avere a propria disposizione un Consulente Assicurativo Professionale in grado di provvedere alla analisi e gestione dei rischi ed alla ricerca sul mercato di prodotti assicurativi più vantaggiosi e tailor made per il Cliente.

Il Broker assicurativo è una professione regolamentata, una figura professionale disciplinata dal Codice delle Assicurazioni private (D.lgs. 209/2005) e deve essere iscritto alla sezione B del Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (RUI), curato direttamente dall’IVASS

L’attività del broker è remunerata
direttamente dalle Compagnie di assicurazione

Il costo neutrale del broker

L’attività del broker non rappresenta un costo per il cliente ma è remunerata direttamente dalle Compagnie di assicurazione esclusivamente attraverso le provvigioni che compongono in quota parte il premio assicurativo.

Il servizio di brokeraggio assicurativo non comporta alcun onere aggiuntivo, rispetto ai premi di assicurazione a carico del Cliente/Contraente, poiché l’opera del Broker è, per prassi, remunerata dalle Compagnie di Assicurazione (Magistratura Contabile – Sentenza n. 439 del 30.01.2013 Sezione Regionale della Corte dei Conti della Sicilia).

A tal proposito la Corte dei Conti con sentenza n° 179 del 17.04.2008 emessa dalla Sezione Prima Giurisdizionale Centrale, ha chiarito che “… omissis … va negata una specifica onerosità del contratto di assicurazione, legata alla presenza del broker: in quanto per il cliente il premio finale resta invariato, quale che sia la forma gestionale prescelta, perché le voci di costo sono sempre calcolate allo stesso modo dall’assicuratore (il quale, appunto, nel caso sia presente un broker, paga quest’ultimo, altrimenti retribuirà i propri agenti) …omissis… il costo finale del contratto, per l’assicurato, è costituito dalla somma del premio c.d. “puro” (calcolato in base alle tabelle attuariali), dei costi di gestione per la compagnia, degli ulteriori costi c.d. di acquisizione (le provvigioni, appunto, spettanti agli agenti interni o ai broker) e, infine, le imposte”.